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Il nostro test di ultima generazione ha una maggiore specificità per la ricerca delle Intolleranze Alimentari nei confronti dei 120 alimenti comunemente presenti nella dieta mediterranea.
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- Location USA

Il nostro Laboratorio utilizza il test
ELISA IgG di ultima generazione
Il nostro test di ultima generazione ha una maggiore specificità per la ricerca delle Intolleranze Alimentari nei confronti dei 120 alimenti comunemente presenti nella dieta mediterranea.
Le intolleranze alimentari sono “le allergie non allergie”. Questa definizione risale al 1991, quando l’allergologo Kaplan presentò un suo articolo nel quale descriveva l’esistenza di stati allergici, che non era possibile correlare alle Immunoglobine, e (IgE). Quindi il primo punto da comprendere che allergie tradizionali e intolleranze alimentari non sono la stessa cosa: l’allergia è immediata viceversa l’intolleranza può manifestarsi addirittura dopo alcuni giorni.


DOMANDE FREQUENTI
Mentre le allergie colpiscono circa il 5% della popolazione, è quasi impossibile trovare un soggetto che non abbia anche modeste reattività e disturbi a qualche alimento. Si calcola che il circa 96% della popolazione sia affetta da ipersensibilità alimentare.
Mandorle, Formaggi Fusi, Formaggi Stagionati, Latte, Ricotta, Mela, Carciofi, Asparagi, Avocado, Banana, Orzo, Manzo, Pollo, Maiale, Coniglio, Tacchino Barbabietole, Broccoli, Burro, Cavolo, Zucchero, Melone, Carote, Cavolfiore, Sedano , Bietole, Cioccolato, Cannella, Vongole, Merluzzo, Nasello, Tonno, Salmone, Sardine, Sogliola, Calamari, Trote, Caffè, Tè Nero, Noce, Noce Nero, Granoturco, Cetrioli, Uova (Albume e Tuorlo), Melenzana, Aglio, Uva, Pompelmo, Piselli Verdi, Pepe Nero, Pepe Verde, Miele, Agnello, Lattuga, Limone, Lenticchie, Fagioli, Fagiolini, Ceci, Soia, Aragosta, Gamberetti, Malto Maggiorana, Funghi, Senape, Avena, Olive, Cipolla, Arancia, Prezzemolo, Pesca, Arachidi, Pera, Ananas, Pugna, Patate, Patate Dolci, Spinaco, Zucca, Fragola, Semi Di Girasole, Pomodoro, Grano, Lievito Per Panettieri, Lievito Di Birra, Yogurt.
Le ipersensibilità e intolleranze alimentari possono essere genetiche o acquisite. Le genetiche sono dovute ad una predisposizione biochimica di base presente nei geni. Le acquisite compaiono gradualmente o improvvisamente nel corso degli anni in circostanze di stress, di malattie, delle diete squilibrate, abuso di consumo di alimenti o sostanze varie tra i quali i farmaci. Durante queste situazioni, il sistema immunitario riconosce come “nemici” gli alimenti o le sostanze sensibilizzanti e quindi li combatte sviluppando reazioni sintomatologiche in vari distretti corporei non solo di ordine fisico ma anche psichico. E’ stato accertato che l’assunzione di cibi sensibilizzanti sviluppa un invecchiamento precoce dei tessuti.
Il test viene eseguito con un campione di sangue nel quale vengono dosate le IgG specifiche verso le antigeni alimentari, secondo una classica metodica ELISA computerizzata.
Il test sulle IgG a differenza di altri, è di tipo oggettivo e non soggettivo come tanti alti e quindi ha un più alto grado di sensibilità ed attendibilità.
Il test lGG a differenza di altri, è di tipo oggettivo e non soggettivo come tanti altri, e quindi ha un alto grado di sensibilità e attendibilità.
Gli alimenti “incriminati” devono essere eliminati dalla dieta per un periodo di 4 – 6 mesi a seconda del grado di gravità.
Ciò da all’organismo la possibilità di riequilibrare il sistema immunitario e permette di reintrodurre gli alimenti verso i quali si è intolleranti.
Eliminando dalla dieta gli alimenti intolleranti, già dopo i primi 5 – 10 mesi si osserva una riduzione della sintomatologia, per risultati più stabili ed evidenti sono necessari almeno 15 – 20 giorni.
Dopo il periodo di sospensione si reintroducono gli alimenti uno alla volta, con un’attesa di almeno 5 giorni uno dall’altro, osservando se scompaiono i sintomi e i disturbi.
Se tale evenienza si verifica è possibile che l’ipersensibilità sia di origine genetica ed in tal caso gli alimenti devono essere eliminati dalla dieta in via definitiva, invece se non ci sono reazioni si può reintrodurre l’alimento nella dieta.
• Disturbi gastrointestinali
(diarrea, stipsi, sindrome del colon irritabile, dolori addominali, vomito, e nausea)
• Disturbi dell’apparato respiratorio
(sinusite, asma bronchiale, rinite, dispnea, tosse e bronchite ricorrente)
• Disturbi dermatologici
(acne, aczema, prurito, psoriasi e orticaria)
• Disturbi neurologici e psicologici
( vertigini, emicrania, cefalea, ansia e iperattività)
Test genetico per intolleranza al lattosio
Il nostro test si basa sulla ricerca dei genotipi responsabili del gene del lattosio, nello specifico trattasi dell’individuazione di due polimorfismi 13910T > e 22018 A > G, queste mutazioni costituiscono un vantaggio selettivo grazie al quale chi la possiede mantiene attivo il Gene della Lattasi riuscendo ad assimilare il lattosio anche in età adulta.
L’intolleranza al lattosio sebbene identificata dai medici nel 1960 è probabilmente l’intolleranza alimentare più diffusa nel mondo. Ci sono diversi gradi di intolleranza che vanno da una totale ad una molto moderata, la causa principale è dovuta alla mancanza di un enzima la Lattasi, in questo caso di parla di deficienza primaria che è ereditaria, cioè viene trasmessa dai genitori ai figli. Il test genetico che utilizza il nostro Centro, permette di distinguere tra l’intolleranza al lattosio di origine genetica da quella indotta da patologie, evitando non solo falsi positivi ma anche il ricorso ad indagini invasive come la biopsia intestinale, o impegnative come il Breath Test.
